12 Novembre: cinquant’anni in Brasile

Sono passati cinquant’anni da quando la Congregazione delle Figlie di San Giuseppe di Rivalba è arrivata in Brasile.

Una tappa fondamentale del nostro cammino che desideriamo ricordare con gioia e gratitudine.

L’intuizione carismatica del nostro fondatore, il Beato Clemente Marchisio, si è fatta strada ben oltre i confini dell’Italia e vive oggi in diverse parti del mondo, tra cui il Brasile, dove ormai abbiamo consolidato una storia che merita di essere festeggiata.

In particolare nella città di San Paolo fervono i preparativi della festa e ci si prepara ad accogliere le sorelle che hanno vissuto lo sviluppo della missione brasiliana.

Sarà presente la Superiora Generale, madre Mariapaola De Santi, proveniente dal Messico dove ha presieduto il corso delle sorelle formatrici.

Dall’Italia partiranno anche alcuni membri del Consiglio Generale e le Superiori che si sono alternate in questi cinquant’anni di attività a San Paolo.

Il momento più importante della festa sarà la solenne celebrazione nella cattedrale della Diocesi di Santo Amaro, prevista per il giorno 12 novembre prossimo. Qui potremo ringraziare e lodare il Signore per il cammino di questi anni e per il dono di questa presenza più che mai viva e sempre ispirata al nostro Beato Fondatore Clemente Marchisio.

Per questo un grande GRAZIE e una profonda riconoscenza va ai sacerdoti e alle persone che hanno accompagnato da vicino lo sviluppo e la crescita della Congregazione.

Ci sentiamo tutte particolarmente unite in questo momento di festa, strette intorno all’Eucarestia che rappresenta il centro della nostra vita, in ogni luogo e a ogni latitudine.

Nel corso di questi cinquant’anni le sorelle brasiliane hanno imparato a conoscere e a riconoscere il nostro Carisma, grazie alle prime suore arrivate in Brasile. Oggi sono chiamate a essere, a loro volta, testimoni di questa vocazione per allargare i confini della nostra famiglia religiosa in costante cammino sulle strade del mondo.

Una cosa è certa: in tutti i Paesi, in tutte le lingue, c’è un unico impegno e invito che parte anche dal Brasile: lodare e onorare Gesù presente nell’Eucarestia.