Dal 18 settembre al 1° ottobre 2025 a Rivalba, le Figlie di San Giuseppe hanno vissuto il XXIV Capitolo Generale: un tempo di ascolto, comunione e rinnovato affidamento allo Spirito, nel segno del 150° di fondazione della Congregazione.
Dal 18 settembre al 1° ottobre 2025 al Centro Beato Clemente Marchisio è stato celebrato a Rivalba il XXIV Capitolo Generale delle Figlie di San Giuseppe di Rivalba. Quest’anno il Capitolo ha assunto un particolare significato: la Congregazione infatti festeggia i 150 anni dalla Fondazione, memoria viva di un cammino che ancora oggi produce vita e servizio nella Chiesa.
Nei lavori capitolari sabato 27 settembre è stato eletto il nuovo Consiglio Generale chiamato a condurre la Congregazione nei prossimi sei anni: Madre Elisabeth Ferreira de Freitas, Superiora Generale; suor Ifeoma Ebi, Vicaria Generale; suor Martina Masato, suor Chinelo Rose Aniagboso e suor Iloy Aidin Aguilar, Consigliere Generali.
Con il Consiglio collaborano suor Cicera Neuza Da Cruz, Segretaria generale, e suor Beatrice Pompele, Economa generale.
Un sentito grazie va a Madre Angelita Guerriero e al governo uscente per il servizio fedele e premuroso, vissuto nella continuità del carisma del Beato Clemente Marchisio.
Domenica 28 settembre, nella Chiesa di San Pietro in Vincoli di Rivalba, mentre il Capitolo Generale stava per giungere alla conclusione, si è tenuta la celebrazione eucaristica per la festa liturgica del Beato Marchisio.
È stato un momento di intensa comunione e di profonda gratitudine, nel quale la comunità religiosa e i fedeli di Rivalba si sono ritrovati insieme per lodare il Signore e ringraziarlo per i doni ricevuti in questi giorni di grazia.
All’inizio della Santa Messa, presieduta da padre Ugo Pozzoli, missionario della Consolata, suor Angelisa Petruzzi ha letto un testo che ha raccolto in sé il senso profondo del Capitolo: la memoria delle origini, la fedeltà delle sorelle di ieri e di oggi, e l’invito a essere custodi di Gesù Sacramentato nel mondo di oggi.
Le sue parole hanno richiamato con semplicità e profondità il legame spirituale che unisce la Congregazione al suo Fondatore e alla comunità di Rivalba, dove tutto ebbe inizio centocinquant’anni fa.
📖 Il testo integrale dell’intervento di suor Angelisa Petruzzi è disponibile a seguire in questa pagina.
La celebrazione è stata segnata da un clima di commozione e di festa: i canti, la preghiera e la partecipazione viva dei presenti hanno espresso la gratitudine di tutti per il cammino compiuto e per la testimonianza di fede che continua attraverso le Figlie di San Giuseppe.
In chiusura, i celebranti, le suore e i fedeli si sono recati in processione alla tomba del Beato Clemente Marchisio, per un momento di silenzio e ringraziamento, affidando a lui il futuro della Congregazione e della comunità di Rivalba.
Il XXIV Capitolo Generale si è concluso con un rinnovato desiderio di servire la Chiesa e i fratelli nella fedeltà al carisma del Beato Marchisio. La nuova Superiora Generale e le Consigliere si sono recate a Roma per la consueta visita al Santo Padre, papa Leone XIV, gesto di comunione e affidamento che accompagna ogni nuovo inizio di governo.
Le Figlie di San Giuseppe di Rivalba, presenti oggi in Italia, Argentina, Brasile, Nigeria e Messico, continuano a portare nel mondo la pace e la gioia del Vangelo, nella semplicità della vita quotidiana.
In alto i cuori e in alto la speranza, per comunicare in ogni luogo la gioia di appartenere a Cristo!
Rivalba, 28 settembre 2025
Rev.mi padre Ugo, sacerdoti concelebranti, Signor Sindaco, care consorelle, carissimi amici presenti a questa celebrazione eucaristica, la giornata che stiamo vivendo è il culmine di un cammino che suscita grande emozione in tutte noi.
Essere qui, a Rivalba, evoca tantissimi ricordi nel nostro cuore.
In questo luogo è nata la nostra famiglia religiosa, ben 150 anni fa.
Ne abbiamo fatta di strada…
Un cammino che parte da un luogo piccolo, da un paese immerso in una natura rigogliosa che richiama il creato che ci ha donato il Signore e che dobbiamo vivere e tutelare con cura e dedizione.
Qui il nostro fondatore era vostro parroco, pastore di anime e guida sicura della sua gente che accompagnava con autorevolezza e grande attenzione.
La Chiesa in cui ci troviamo ora custodisce le sue spoglie. Grazie alla sua intuizione carismatica tutte noi abbiamo donato la vita per far vivere ogni giorno ciò che lui ci ha suggerito.
Aiutate e sostenute dalla carità, dall’attenzione per il castello dei rivalbesi che hanno frequentato la nostra casa per trovare sostegno, aiuto fisico e morale, amicizia e amore.
Le prime sorelle, poi anche quelle negli anni divenute anziane, guidate dallo spirito del Beato Clemente, formate alla sua guida santa e sapiente, hanno saputo curare con i rivalbesi quel clima di fraternità, amicizia, complicità e sostegno che fanno bene al cuore, aiutano a vivere nella fede e nella ricerca di Dio.
Ora da Lui imploriamo la benedizione perché torni nelle famiglie la presenza di Dio e della Sua Grazia e Rivalba possa essere orgogliosa di godere la potente protezione del santo parroco e fondatore divenuto tale per dare anche impulso economico ai parrocchiani del suo tempo e amore all’Eucaristia.
Oggi viviamo tempi di profondi cambiamenti, ma a Rivalba rimane sempre il castello come faro luminoso che silenziosamente ma fedelmente con le sorelle anziane e malate, irradia luce di preghiera e santità di vita donata per il bene dei fratelli e della Chiesa intera.
Quindi possiamo dire che a Rivalba torniamo con la gioia nel cuore, per ricaricarci con l’essenza del carisma e per poter ripartire più forti, più consapevoli e convinte della bontà della nostra vocazione. Possiamo così custodire e animare le nostre opere con cura e amorevole impegno, ogni giorno.
Da questa Chiesa, insieme, ripetiamo, con convinzione, il mandato più importante che si traduce in due semplici parole, che rappresentano anche l’impegno fondamentale che guida i nostri passi: DIO SOLO!
E nel giorno della festa liturgica del nostro Fondatore, sull’esempio di Madre Rosalia Sismonda, ci impegniamo ad essere Custodi di Gesù Sacramentato, conducendo una vita che possa essere davvero imitazione della Sacra Famiglia di Nazareth.
150 anni non sono pochi ma diventano un soffio lieve di fronte all’eternità a cui siamo tutte chiamate.
Penso alla nostra cara consorella suor Maristella che ci ha salutato proprio in questi giorni, per vivere pienamente la sua Pasqua e raggiungere in pienezza la comunione delle anime illuminate da Dio. La ricordiamo nelle nostre preghiere e ci affidiamo a lei perché possa guardare e ispirare il proseguimento del nostro cammino in questo mondo, insieme alle tante consorelle che dal Paradiso ci incoraggiano ad andare avanti con rinnovata Fiducia nella Provvidenza.
In questi giorni ci siamo riunite per vivere il nostro ventiquattresimo Capitolo Generale. Un momento prezioso di preghiera, di confronto, di condivisione e comunione, per poter focalizzare gli orizzonti futuri e le scelte da affrontare.
Grazie di cuore a tutte voi per il lavoro svolto.
Un saluto speciale va alla nuova madre generale e alle sue consigliere che si accingono ad affrontare le sfide del futuro, facendosi carico delle Speranze e delle intenzioni raccolte in questi giorni.
Auguriamo alla Superiora Generale e al suo Governo di interpretare al meglio la Missione delle Figlie di San Giuseppe di Rivalba, con fedeltà e profetica intuizione.
Da Rivalba noi torniamo nel mondo con una certezza: la rinnovata consapevolezza e il coraggio per affrontare insieme i problemi e le sofferenze umane con la Luce che irradia dal tabernacolo.
Desidero infine ricordare un altro anniversario che riempie il nostro cuore di gioia e di fiducia: da cento anni offriamo alla Chiesa il nostro quotidiano servizio presso la Basilica di San Pietro a Roma. Una presenza silenziosa ed operosa che comunica la nostra appartenenza alla cattedra di San Pietro che si traduce nella custodia dei paramenti, degli altari e di tutto ciò che compone la Mensa Eucaristica.
Tutte noi desideriamo farci pane spezzato per servire la Chiesa nel mondo: non solo in Vaticano e in Italia ma anche in Argentina, Brasile, Nigeria e Messico.
E proprio in questo mondo, che sembra aver smarrito la Fiducia in Dio, che vive di guerre e contrasti che appaiono irrisolvibili, noi ci impegniamo a portare la Pace.
La Pace con la P maiuscola, quella ispirata da Gesù Cristo, che è Via, Verità e Vita.
E allora, in alto i Cuori e in alto la Speranza, sempre e ovunque, per comunicare in ogni luogo, la gioia di appartenere a Cristo!
Grazie!














