SETTIMANA SANTA: QUARANTORE A CENTO (FE)

Per i primi giorni della Settimana Santa, siamo state invitate a Cento FE, da Don Stefano Guizzardi; parrocchia di San Biagio, diocesi di Bologna Provincia di Ferrara, per animare le sante Quarantore che, per usanza e tradizione, vengono  celebrate con solennità.

Sono iniziate nel pomeriggio della domenica delle Palme per concludersi alla sera del mercoledì santo. Abbiamo accettato volentieri la proposta, sapendo quanto il nostro Beato Fondatore Clemente Marchisio amava per questo tempo. Dalle sue omelie emerge come spiegava ai suoi fedeli il significato delle sante quarantore nella Chiesa. Ha avuto inizio nel 1500. I cattolici, mossi da profonda pietà intendevano riparare le 40 ore che Gesù ha trascorso solo nel sepolcro, senza amici e senza adoratori. La fede dei cristiani voleva riparare questo tempo “vuoto” trascorrendolo accanto a Gesù presente nell’Eucaristia. Lui aveva dato tutto se stesso sulla croce e non solo, ma aveva lasciato tutto nel mistero eucaristico per non lasciare l’uomo  abbandonato a se stesso il popolo ha voluto rimanere davanti a Lui nel SS.mo Sacramento. Don Clemente a Rivalba aveva trasmesso ai suoi parrocchiani il suo amore e la sua fede e aveva creato nel paese anche un clima di festa. Aveva chiesto ai suoi parrocchiani di abbandonare per qualche ora le preoccupazioni quotidiane  per adorare il Signore esposto solennemente in chiesa. Per la Parrocchia erano giorni di grazia e di rinnovamento spirituale.

A Cento, nel pomeriggio, abbiamo cercato di trasmettere un poco del carisma eucaristico che anima la nostra spiritualità di Figlie di San Giuseppe.

Durante il pomeriggio della Domenica delle Palme, abbiamo animato le quattro ore di adorazione – contemplazione aiutate da una sequenza di slide che aiutava a comprendere meglio il Signore Gesù, quest’uomo prima osannato e subito dopo condannato ingiustamente ad una morte tanto crudele. Lui che era passato facendo del bene a tutti e condannando l’ipocrisia degli scribi e farisei… Ma la sua morte è stata la redenzione di tutta l’umanità.

Lunedì santo abbiamo riflettuto sul cammino dell’Eucaristia nella storia e nella vita dell’uomo, a partire dalla presenza del Verbo nell’Amore della SS.ma Trinità ancor prima della creazione dell’uomo e dopo la caduta dell’uomo Dio promette un Salvatore. Nel cammino del popolo eletto i vari segni eucaristici: Il grano della carestia in Egitto, la manna nel deserto, il pane di Elia ecc… fino alla nascita del Salvatore a Betlemme-casa-del-pane e all’istituzione dell’Eucaristia e al sacrificio cruento sulla croce.  Gesù presente nei nostri tabernacoli ci aspetta sempre per essere nostro compagno di viaggio.

Terzo giorno: martedì santo abbiamo impostato l’adorazione illuminata dalla luce di Maria; ossia con il Santo Rosario pregato e contemplato. Noi non siamo abituati a questo tipo di preghiera, ma è stato molto bello perché la reazione positiva delle persone, ci ha fatto capire che le Ave Marie del rosario, aiutate dalla contemplazione del mistero commentato e visualizzato, ha aiutato  a pregare meglio.

Ultimo giorno, l’adorazione – catechesi è stata impostata sul significato e valore della Santa Messa. I concetti complessi e allo stesso tempo familiari sono stati recepiti con facilità. Semplicemente si è cercato di approfondire il valore inestimabile della Santa Messa dove si rinnova misticamente ma realmente il sacrificio di Gesù sulla croce.  Il sacerdote sull’altare al momento di pronunciare le parole della consacrazione presta la sua voce a Gesù; nel sacerdote è Gesù che in forza del sacramento del sacerdozio  consacra pane e vino e quindi la presenza eucaristica si rinnova nella Chiesa. Senza sacerdoti saremmo orfani di Eucaristia. Ma oltre che essere rinnovazione del sacrificio di Gesù la Messa è anche convivio, perché i fratelli si ritrovano attorno alla stessa mensa per condividere lo stesso pane e bere al medesimo calice. La Messa diventa così sacrificio di Cristo e incontro tra fratelli. E’ importante per i cristiani sentire la necessità della messa domenicale per ringraziare e lodare il Signore per tutto ciò che ci dona, soprattutto per la sua presenza in mezzo a noi, che richiede la nostra attenzione, un po’ di tempo e soprattutto tanto amore.

E’ stato davvero una gioia avere la possibilità di trasmettere l’aspetto bello del carisma che noi viviamo nella Chiesa perché Gesù l’ha detto:” Io sarò sempre con voi”.

Sr Angelisa, Sr Martina, Sr Adriana